Fra i protagonisti dell'appuntamento autunnale, i premi Nobel di letteratura Mario Vargas Llosa e Jean Marie Le Clézio, che saranno a Segovia assieme al premio Goncourt Pierre Lemaitre.
Sabato 27, lo scrittore Javier Marias, a colloquio con il giornalista tedesco Paul Ingenday, parlerà del suo ultimo romanzo, 'Asi empieza lo malo', in uscita in questa settimana in Spagna, edito da Alfaguara; mentre il 26 Antonio Munoz Molina, ultimo premio Principe de Asturias delle lettere, converserà con il romanziere olandese Cees Nooteboom. Nella lunga lista di invitati, gli scrittori Santiago Gamboa, Elvira Lindo, Roger McGrough, Clara Sanchez, assieme a Jorge Edward, Ignacio Martinez de Pison, Luis Garcia Montero e tanti altri. Non solo letteratura, ma anche incontri con 'guru' dei fornelli, come lo chef Ferran Adria, padre della cucina molecolare, che converserà con lo scrittore e giornalista de El Pais, Jesus Mantilla. O con 'archistar' del calibro di Norman Foster, che con la moglie Elena Ochoa, fondatrice e direttrice di Ivorypress, dialogherà con la paesaggista nordamericana Martha Schwartz. O, anche, il pranzo benefico dove i commensali potranno condividere la tavola con testimoni della globalizzazione come Chris Patten, consulente di comunicazione del Vaticano e rettore dell'Università di Oxford, intervistato dal fondatore e direttore dell'Hay Festival, Peter Florence. L'appassionante viaggio artistico-letterario comincia domani, con la partenza alle 17,00 di treno speciale dalla madrilea stazione di Chamartin, diretto a Segovia, carico degli ospiti della kermesse e di personalità degli ambiti culturale, politico, diplomatico e imprenditoriale. Tutti porteranno al petto un papavero rosso, in ricordo e omaggio ai soldati caduti sui campi di battaglia della I Guerra Mondiale, confezionati per l'occasione dai pazienti del centro di riabilitazione psicosociale dell'istituto Antonio Machado di Segovia. Il papavero, che ispirò nel 1915 il poema 'Nei campi delle Fiandre' di Jhon McCrae, è anche l'immagine dell'ultima edizione dell'Hay Festival, che sarà aperta domani dalla conversazione 'Voci libere: Europa 1914-2014' nell'aula magna dell'Istituto Europeo di Business (IEbusiness), alla quale prenderanno parte giornalisti e corrispondenti di Regno Unito, Spagna, Italia, Svizzera e Polonia. Una riflessione sulle conseguenze dello storico conflitto e sul ruolo dei mezzi di comunicazione nella costruzione della nuova Europa, alla quale prenderanno parte Giles Tremlett (The Economist), Guillermo Altares (El Pais), Paolo Rumiz (Repubblica) Oliver Meiler (Tages-Anzeiger), Adam Michnik, direttore della Gazeta Wyborcza. (ANSAmed) YK8
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