(di Francesco Tedesco). (ANSAmed) - NAPOLI, 15 OTT - Un
viaggio nella cucina dei Paesi del Mediterraneo, alla ricerca di
radici comuni ma anche della corretta preparazione dei piatti,
secondo le tradizioni locali.
Si è concentrata su questo la tre giorni di Mediterranean
Cooking Congress che si è concluso oggi a Napoli a bordo della
nave della nave Rubattino della Tirrenia dove chef italiani e
colleghi stranieri provenienti da Spagna, Portogallo, Tunisia,
Croazia, Turchia, Grecia e Cipro, hanno confrontato stili e
utilizzo dei prodotti tipici. "L'idea - spiega l'organizzatrice
dell'evento Luisa del Sorbo - ci è venuta durante i viaggi
intrapresi negli ultimi anni, durante i quali ho verificato le
differenze nella preparazione dei piatti della cucina italiana
all'estero. Nell'era della globalizzazione gli interscambi
commerciali sono intensi ma non sempre la preparazione dei
piatti rispetta la tradizione, per questo abbiamo messo a
confronto chef di diversi Paesi per raccontare esperienze e
esportare la capacità di preparare certe pietanze".
Al centro dell'evento gli chef, gli unici con una reale
competenza in termini di conoscenza delle materie prime e della
loro trasformazione attraverso una cucina tradizione o più
evolutiva, ma pur sempre rappresentativa del territorio di
origine. Insomma la figura dello chef ha in questo caso un ruolo
prioritario, riconosciuto quale ambasciatore di sapori e gusto
per le nazioni del mediterraneo.
La due giorni ha coinvolto anche gli chef del domani con 134
ragazzi dell'Istituto alberghiero di Napoli Duca di Buonvicino
coinvolti nel progetto.
Un progetto che non resterà isolato, visto che ci sarà una
nuova tappa primaverile a maggio a Napoli per poi passare alla
seconda edizione in programma a ottobre 2015 ad Abazia, in
Croazia, ma è già stabilita la sede del 2016 in programma al
porto turistico di Barcellona. (ANSAmed).
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