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Mostre: a Genova alla scoperta dell'Arte dell'impero ottomano

Settanta opere da Maometto II a Solimano il Magnifico

23 ottobre 2014, 15:59

Redazione ANSA

ANSACheck

Una delle opere esposte alla mostra 'Arte Ottomana 1450-1600. Natura e astrazione: uno sguardo sulla Sublime porta ' al Palazzo Lomellino a Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una delle opere esposte alla mostra  'Arte Ottomana 1450-1600. Natura e astrazione: uno sguardo sulla Sublime porta ' al Palazzo Lomellino a Genova -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Una delle opere esposte alla mostra 'Arte Ottomana 1450-1600. Natura e astrazione: uno sguardo sulla Sublime porta ' al Palazzo Lomellino a Genova - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSAmed) - GENOVA - Un Corano del sultano Maometto II detto "il Conquistatore" e un sigillo del sultano Solimano "il Magnifico": sono i protagonisti di "Arte Ottomana 1450-1600.

Natura e astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta", la mostra in programma fino al 14 dicembre a Palazzo Lomellino a Genova.

Un viaggio lungo 70 opere d'arte, ideato dalla Fondazione Bruschettini per l'Arte Islamica e Asiatica, per scoprire l'Impero Ottomano, uno dei più estesi e duraturi della storia, dal 1299 al 1922 (623 anni) spaziando dalla periferia di Vienna all'Eritrea, dall'Algeria all'Azerbaigian.

Maometto II nel 1453 conquistò Costantinopoli ponendo fine all'Impero Bizantino, Solimano (1494-1566) portò l'Impero alla massima grandezza, ma oltre al campo di battaglia i rapporti tra Oriente e Occidente furono intensi, dalla cultura al commercio, dalla politica alla religione, fino all'arte. Lo dimostra l'antica presenza di una colonia della Repubblica di Genova a Istanbul, ancora oggi documentabile nel quartiere di Galata/Pera, l'attuale Beyoglu. Curata dalla Fondazione Bruschettini (ente no profit riconosciuto dal 2012, nato negli anni Ottanta per promuovere l'arte asiatica e islamica in Italia) la mostra vuole accompagnare i visitatori alla scoperta dell'arte e della cultura che hanno caratterizzato il periodo di maggiore splendore dell'Impero Ottomano. Esposte sete e velluti, broccati in oro e argento, tappeti d'epoca, ceramiche policrome di Iznik, una selezione d'armi con elmi e testiere da cavallo, marchiati con l'emblema dell'armeria imperiale turca di Sant'Irene, che ricordano la grande potenza della Turchia ottomana di quel periodo.

"Abbiamo voluto aprire uno scorcio sulla 'Sublime Porta', come viene definito l'Impero ottomano - sottolinea il presidente della Fondazione Alessandro Bruschettini - inquadrando il periodo di massimo splendore dell'arte ottomana come poteva apparire agli occhi dei contemporanei". Una mostra unica nel suo genere, ospitata dagli ambienti cinquecenteschi di Palazzo Lomellino, arricchiti dagli affreschi di Bernardo Strozzi risalenti al XVII secolo. In contemporanea fino al 18 gennaio Genova ospiterà a Palazzo Bianco "Turcherie", una mostra sugli storici rapporti tra la Lanterna e il mondo ottomano tra XVI e XVIII secolo.(ANSAmed).

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