(ANSAmed) - LUBIANA, 11 NOV - Seguendo un percorso iniziato
in Serbia a fine agosto, con due indimenticabili concerti
organizzati dall'Istituto Italiano di Cultura a Belgrado, nella
Sala della Fondazione Kolarac della capitale serba e nella
Sinagoga di Novi Sad, l'Orchestra dei Cento Ragazzi ha portato
il suo messaggio di pace anche in Slovenia, con grandi applausi
da parte del folto pubblico accorso, sabato, nella sala della
Philarmonja Ljublijana e, domenica, nella Festivalna Dvorana di
Bled, il pittoresco centro turistico sull'omonimo lago.
L'Orchestra dei Cento Ragazzi è una formazione musicale nata
attorno ad un progetto di formazione educativa e artistica fra
studenti di musica, promosso dalle Associazioni culturali
italiane Gaia Eventi di Milano e W.A. Mozart di Desenzano del
Garda, con alcune Scuole di Musica collegate al Conservatorio
"Giuseppe Verdi" di Milano, con obiettivi di scambio di
esperienze formative e musicali. E' costituita dai migliori
allievi, di età compresa fra i dodici e i vent'anni, scelti
dalle scuole stesse. Recentemente si è aperta ai più brillanti
studenti di alcune Scuole di musica di Paesi vicini: Austria,
Slovenia, Croazia, Serbia e Macedonia.
Seguendo un percorso iniziato poco dopo l'avvio del semestre
di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea e in
coincidenza con il centenario dell'inizio della Grande Guerra, i
Cento Ragazzi hanno voluto dedicare i loro concerti all'Europa
di domani e alla pace. A distanza di un secolo dalla Prima
Guerra Mondiale, i cento ragazzi vogliono condividere ideali
comuni di pace, di apprendimento e di collaborazione artistica,
in un contesto costruttivo di dialogo, di confronto e di scambio
interculturale. Dice Sira Miori, direttore dell'Istituto
Italiano di Cultura a Belgrado e coordinatore per la regione dei
Balcani occidentali e danubiana: "La riflessione sui massacri
insensati della Grande Guerra ci impone l'impegno a costruire un
futuro di pace, libertà e democrazia, nel segno della
conoscenza, del dialogo, della solidarietà e del rispetto dei
diritti umani."
Con una solidarietà che va oltre le frontiere dei Paesi di
appartenenza dei Ragazzi e sulla base di un progetto formulato
all'Istituto Italiano di Cultura in Belgrado - con la
partecipazione della direttrice Sira Miori e della presidente di
Gaia Eventi Rita D'Arenzo, dei Sindaci di Belgrado-Comune di
Vracar Branimir Kuzmanovic, del Sindaco della Città di Bled
Janez Fajfer e dei rappresentanti delle Scuole di Musica di
Serbia, Slovenia, Croazia, Austria e Macedonia - i seminari
iniziati a Belgrado in agosto, sono proseguiti la scorsa
settimana in Slovenia, sulle rive del romantico lago di Bled,
con tutti i partecipanti all'esperienza formativa nella capitale
serba. Anche nelle tappe slovene, la preparazione musicale dei
Cento Ragazzi e la direzione dell'Orchestra sono state seguite
e condivise dai tre direttori stabili dell'Orchestra: l'italiano
Alberto Cavoli, il serbo Goran Uzelac e lo sloveno Primoz
Kerstanj.
I concerti sono iniziati con l'Inno alla gioia di Ludwig van
Beethoven, l'inno dell'Unione europea. Sono seguiti brani
classici di compositori europei, dagli sloveni J.K. Dolar e B.
Ipavec, a J. S. Bach, a A. Vivaldi, a E. Grieg. La seconda
parte del programma presentava invece una scelta musicale più
congeniale all'età dei Ragazzi: da Vlady Bianchini (con un brano
composto proprio per la loro Orchestra), a U. Koder, a John
Williams , ad Aram Khachaturian, a Ennio Morricone ad Astor
Piazzolla. Eil Va' pensiero dal Nabucco di Verdi, per sola
orchestra, è stato suonato come bis alla conclusione del
concerto. (ANSAmed).
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