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Spagna: su Sudario Oviedo stesso polline della Sacra Sindone

Potrebbero essere due drappi che coprirono stesso volto

12 febbraio 2015, 14:39

Redazione ANSA

ANSACheck
(di Paola del Vecchio). (ANSAmed) - MADRID, 12 FEB - Un grano di polline su una macchia di sangue del Sudario di Oviedo, un drappo di lino conservato nella Camera Santa della Cattedrale del capoluogo delle Asturie, ha portato gli esperti ad ipotizzare che potrebbe trattarsi di un altro lembo del lenzuolo della Sacra Sindone di Torino. A questa affascinante prospettiva è giunto il gruppo di ricercatori dell'Università Cattolica di Murcia (Ucam), che sta studiando il tessuto e ha dato notizia della scoperta in un comunicato. Secondo l'esperta del Centro Spagnolo di Sindonologia (Edices), Marzia Boi, il grano di polline del Sudario di Oviedo proviene da una pianta compatibile con la specie botanica 'Helicrysum Sp', identificata sulla Sacra Sindone, sulla quale è impressa l'impronta del volto di un uomo flagellato come i Vangeli narrano accadde a Gesù Cristo. I ricercatori dell'Ucam escludono si tratti di una contaminazione successiva, dato che le tracce di polline sono addensate nelle macchie ematiche che impregnano la reliquia di Oviedo, peraltro dello stesso gruppo sanguigno AB di quello della Sindone di Torino. La scoperta è stata possibile grazie all'impiego di un microscopio di ultima generazione, a scansione elettronica, in dotazione della Ucam "per indagare in profondità la reliquia della Cattedrale di Oviedo", come segnala il presidente dell'Università Cattolica, José Luis Mendoza. E non rientra nella linea investigativa principale dello studio, che punta a individuare materiale biologico umano nelle tracce presenti sulla reliquia. Tuttavia, per il capo della sezione di Istopatolodia Forense dell'Istituto di Medicina Legale di Murcia e direttore di Edices, Anfonso Sanchez Hermosilla, si tratta di una ulteriore concordanza "di prim'ordine, da unire alla crescente lista evidenziata dallo studio scientifico del Sudario della Passione attribuito a Gesù di Nazareth". A parte il gruppo AB sanguigno coincidente con la Sacra Sindone, le macchie di ematiche combaciano perfettamente con quelle del Sudario Oviedo, per cui i ricercatori propendono a ipotizzare che si tratti di due drappi di tessuto che coprirono lo stesso volto. L'Helicrysum è stato utilizzato durante migliaia di anni a fini cosmetici in Medio Oriente ed era usato nelle sepolture ebraiche durante il I secolo dell'era cristiano, per cui non è anomala la sua presenza sui resti ematici di un tessuto usato per avvolgere il cadavere.

Il mistero tuttavia rimane, in quanto sia la datazione al radiocarbonio sul Sudario di Oviedo , sia quella al carbonio 14 sulla Sacra Sindone (contestate entrambe da una scuola nutrita di studiosi) fanno risalire entrambi i tessuti all'epoca medioevale. (ANSAmed) YK8

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