(di Paola Mentuccia)
(ANSAmed) - ROMA, 27 APR - Istituzionalizzare i murales? No,
valorizzarli e farne l'occasione per portare i percorsi
turistici anche fuori dai confini del centro della città. Così
nasce la mappa della street art a Roma, un nuovo museo ma senza
cornici né tele, dove il supporto delle opere in mostra è il
muro e lo spazio espositivo non è altro che la città. A partire
da domani, la mappa sarà distribuita in 50 mila copie nei punti
informativi turistici e guiderà cittadini e visitatori della
Capitale alla scoperta di 330 opere di street art in 150 strade
di trenta quartieri romani, da Testaccio a Tor Bella Monaca.
"Cambia prospettiva. La strada è il tuo nuovo museo" è il
claim del progetto: "Un nuovo tour che porterà i turisti a
ritornare nella capitale per vederla da un'altra prospettiva",
ha detto l'assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna
Marinelli, durante la presentazione della mappa. "Bisogna che i
cittadini capiscano e conoscano la qualità artistica di queste
opere - ha aggiunto - e nel momento in cui tutto questo viene
realizzato avremo un processo di accettazione che è diverso da
quello che succedeva prima ed è, invece, un passo in avanti".
Sì, perché i confini tra tag e street art sono ancora poco
definiti: alcuni dei murales che, da illegali, diventano parte
di un circuito artistico e turistico della città, sono stati
realizzati dagli stessi writers che in passato sono stati
denunciati. D'altronde, come ha ricordato il vicesindaco Luigi
Nieri, "l'arte si è sempre sviluppata nei luoghi particolari
della città, dove non era imbrigliata in reti istituzionali" e
"Roma ha bisogno di queste esperienze di libertà". Il progetto
include, infatti, opere già esistenti alle quali si sono
aggiunti 40 muri realizzati nei mesi di gennaio e febbraio
attraverso il bando "Roma Creativa" indetto dall'Assessorato
alla Cultura e al Turismo e per cui sono state impiegate risorse
pubbliche e private per un totale di circa 160 mila euro.
Il progetto prevede anche altri strumenti di fruizione, come
un'app di facile consultazione, una mappatura sul Google
Cultural Institute, una sezione su turismoroma.it che permetterà
di aggiornare la mappa e aggiungere le nuove opere a quelle già
esistenti realizzate, tra gli altri, da Clemens Behr, Herbert
Baglione, Momo, Hitnes, Alice Pasquini, Sten Lex, Agostino
Iacurci, Jerico. Un primo grande passo perché Roma Capitale
dell'archeologia diventi anche centro di arte contemporanea e
urbana, al pari delle grandi metropoli mondiali come Londra,
Parigi, New York, San Paolo del Brasile.(ANSAmed).
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