ROMA - Si intitola 'Threshold' (letteralmente: 'soglia', 'uscio') la mostra personale dell'artista turca Neriman Polat allestita presso il Disambigua Artspace di Viterbo e visitabile fino al 27 giugno.
"Per Derrida - si legge nel comunicato di presentazione diffuso dalle curatrici Carla Paiolo e Giorgia Noto - la veridicità di un fatto non si basa sul suo reale accadimento, ma sulla capacità del messaggero di trasmettere quel fatto". In altre parole, "l'informazione informa i fatti e mai sui fatti". L'esposizione di Polat, artista di fama internazionale che nel 2003 ha rappresentato la Turchia alla 50esima Biennale di Venezia, prende le mosse da qui e vuole provare a "scardinare questi occultamenti". Riconoscere onestà alla pratica dell'informazione appare difficile; a questo fa da contraltare la perdita della capacità di percepire il reale da parte dei fruitori dell'informazione, per i quali, ormai, i conflitti sono diventati un'abitudine, "una prassi che non fa più rumore".
La mostra si articola seguendo un iter narrativo scandito da oggetti (vestiti) e fotografie: immagini forti che fanno emergere la questione di genere e l'universo femminile, in cui l'artista ripone fiducia sostanziale. Le donne costituiscono una società in cui le tradizioni sono vissute come elemento fondativo, e non come una scusa per mettere in atto forme di oppressione.
Mentre simbolo della mostra - come appare chiaro già dal titolo - è la soglia, 'threshold' appunto. "La soglia - spiegano le curatrici - rappresenta nella cultura anatolica un luogo sacro e l'artista turca la investe qui come luogo frontale di denuncia per quei veti imposti dalla religione che collimano con una società ancora fortemente patriarcale".
Neriman Polat è nata a Istanbul nel 1968, e lì vive e lavora anche oggi. La sua opera analizza gli effetti della globalizzazione, le transizioni politiche, sociali ed economiche, oltre al ruolo dell'artista nella società. La violenza sulle donne e il loro ruolo nella società, ma anche gli immigrati e la stessa Istanbul, con i suoi cambiamenti, sono alcuni dei temi a cui si è dedicata.(ANSAmed).
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