Il patrocinio concesso all’evento dal Consiglio Interreligioso di Bosnia Erzegovina (organo rappresentativo delle quattro religioni del Paese: Cattolica, Ortodossa, Musulmana e Ebraica) testimonia l’universalità del messaggio che si vuole portare.
“L’11 luglio commemoreremo i venti anni dei tragici fatti di Srebrenica, ma il 12 luglio vogliamo pensare al domani, al futuro della Bosnia Erzegovina, che auspichiamo presto in Europa – ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia Ruggero Corrias. - La Filarmonica della Scala porterà note di speranza e di riconciliazione e ci accompagnerà in questa ambizione. Sono passati venti anni dalla fine del conflitto e alcuni dei protagonisti di allora sono ora membri dell’Unione Europea.
Altri hanno deciso che vogliono diventarlo. Tra essi la Bosnia Erzegovina. E’ su questo futuro che, con la Filarmonica della Scala, l’Italia punta, convinta che musica e cultura possano contribuire ad accelerare questo percorso di pace e stabilità”.
(ANSAmed)
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