Il via dalla Sinagoga di Firenze, tra le più belle d'Italia, con l'inaugurazione ufficiale della Giornata alla presenza di esponenti delle istituzioni, della società civile e dell'ebraismo italiano. Una occasione per ribadire, in tempi difficili e conflittuali, la necessità di amicizia e incontro tra diverse culture, identità e fedi, spiegano dall'Unione delle comunità. Tant'è, i programmi di molte città sono ancora in fieri, ma gli eventi in elenco per la giornata, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, sono già tantissimi, con un tripudio di occasioni per entrare in luoghi e monumenti anche meno conosciuti, riflettere, scoprire sapori nuovi. A Palermo per esempio si può approfittare (su prenotazione) di una visita guidata della Giudecca, compresi l'ipogeo di Palazzo Marchesi e l'Aula Damiani Almeyda, l'antica area sinagogale. A Trani, oltre all'apertura al pubblico della Sinagoga Scolanova, una conferenza su Abramo padre delle genti con relatori di diverse università. A Santa Maria del Cedro, in Calabria, un'intera giornata con la visita guidata dell'opificio cinquecentesco e visite alle cedriere, incontri, dibattiti, musica, film e naturalmente degustazioni e buffet a base di cedro. A Torino sarà una conferenza del rabbino capo Ariel di Porto di Franco Segre, consigliere al Culto, ad introdurre il tema dei ponti, seguito da mostre, visite guidate delle tre Sinagoghe, vendita di libri, per finire con una serata musicale 'Ponti, legami e commistioni musicali', a cura di Eyal Lerner. A Sabbioneta, in Lombardia, oltre alle visite guidate e all'esposizione di una antica Torah, un viaggio immaginario tra Sefarad e lo Shtetl attraverso la musica con il gruppo Le Haim.
A Bologna la fiera del libro ebraico, ma anche una serie di itinerari da scoprire, mostre, degustazioni di dolci e biscotti kasher. A Ferentino, nel Lazio, una mostra sui 'Documenti matrimoniali e di nascita' messa a disposizione dal centro ebraico italiano Il Pitigliani. "Gettare ponti, favorire momenti di incontro e confronto, in un periodo storico difficile e complesso come questo è estremamente importante - fa notare Gattegna -. Per contrastare, quantomeno idealmente, coloro che della persecuzione della diversità fanno una bandiera e una distorta 'missione', scagliandosi contro libertà e diritti e macchiandosi di terribili violenze. E per alimentare gli indispensabili anticorpi contro i germi del razzismo, dell'antisemitismo e del rifiuto per il 'diverso' e per lo 'straniero'". (ANSAmed).
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