Lo sciopero alla AFP è stato rilanciato dopo lo stato di agitazione dell'estate, dopo l'annuncio in luglio da parte del presidente dell'agenzia, Emmanuel Hoog, di voler disdettare tutti i numerosi accordi in vigore per sostituirli con un unico accordo aziendale. Alla ripresa del dialogo, ieri, i sindacati hanno accusato la direzione di "mantenere la sua volontà di fare tabula rasa delle conquiste del personale" e di voler "imporre ai dipendenti di lavorare di più e guadagnare di meno" attraverso "il taglio, in alcuni casi considerevole, degli stipendi dei nuovi assunti in diverse categorie". Per il sindacato, "un nuovo accordo non può essere basato sul sacrificio di conquiste come la riduzione dell'orario di lavoro, le ferie, gli orari e le condizioni di lavoro, l'occupazione, le prospettive di carriera". La direzione ha fatto sapere che "si tratta di negoziati interni all'AFP" e che "la base degli stipendi e delle ferie remunerate proposte dalla direzione all'inizio delle trattative è già superiore al tariffario previsto dal sindacato della stampa quotidiana nazionale".
(ANSAmed).
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