Rav Di Segni ha ricordato come a poca distanza dall'Accademia di Lincei - dove oggi è stata presentata la traduzione italiana alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si svolse nei secoli fondamentali attività di studio sul Talmud della storica comunità ebraica capitolina, ma anche i roghi che bruciarono il testo che è al cuore dell'ebraismo. "Questi due eventi lontani nel tempo ma vicini nello spazio, sono una testimonianza dell'importanza e della centralità del Talmud nella vita ebraica italiana e dell'interesse del mondo esterno nei suoi confronti, purtroppo -nella maggior parte dei casi- nefasto e persecutorio", ha osservato. "La persecuzione di questo testo in Italia è stata aggirata dagli ebrei con tutti i possibili espedienti, ma avuto un effetto micidiale nell'abbassare il livello culturale e religioso delle nostre comunità. La strada che abbiamo intrapreso ora con questa ambiziosa operazione ha per tutti questi motivi un grande valore simbolico". "Pensare e lavorare a quest'opera - ha quindi detto Di Segni - significa tante cose: Che ora, di nuovo, c'è un gruppo di studiosi di Talmud che parlano la lingua italiana e che possono realizzare questo obiettivo; che esiste un'attesa da parte del pubblico, non solo ebraico; che esiste un genuino interesse da parte delle istituzioni dello Stato italiano a promuovere e coltivare questi studi, come parte non trascurabile di un patrimonio universale ma con specificità italiane; che l'incontro con un mondo culturale diverso ma interno non spaventa ma al contrario attira l'attenzione; che dopo le persecuzioni dei secoli scorsi e la tragedia della shoà si comprende che queste pagine fanno parte della storia italiana e sono necessarie alla crescita della sua società che deve essere aperta al confronto". (ANSAmed).
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