Intitolata 'El mundo de Giorgio de Chirico. Sueño o realidad' e organizzata dalla Obra Social La Caixa in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, la mostra riunisce 143 opere del maestro italiano considerato precursore del surrealismo e fautore di un ritorno al classicismo. Oli, disegni, litografie e sculture, realizzate fra il 1913 e il 1976, offrono un itinerario attraverso tutte le tappe artistiche del maestro italiano, che estese la sua influenza ai vari movimenti artistici del XX secolo, dal surrealismo al realismo magico, passando per la pop art o l'arte concettuale. L'esposizione, già presentata a Barcellona, comincia con una collezione di ritratti e autoritratti che suscitano interrogativi intorno all'identità: l'io e gli altri. Per poi proporre vari interni metafisici, legati al soggiorno di de Chirico a Ferrara, all'epoca del servizio militare, e alla scoperta dell'architettura del Rinascimento, assieme alla città industriale con le sue fabbriche. La terza sezione dell'esposizione, curata da Mariastella Margozzi e Katherine Robison, si centra sulla piazza d'Italia di Roma, sui manichini della disumanizzazione e sull'enigma metafisico, per aprire la strada a un viaggio alle radici della cultura europea: la ricerca dell'intimità, il tempo, la tensione fra realtà, la fiction e il teatro. "E' sempre stato un artista controcorrente che non si è lasciato incasellare", ha ricordato nella conferenza stampa di presentazione Isabel Salgado, direttrice di esposizioni di CaixaForum, nel segnalare che l'influenza di De Chirico va oltre l'arte. In particolare la sua riflessione sull'inconscio, che ha attraversato buona parte del XX secolo. (ANSAmed)
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