Tutti i professori e le rappresentanze studentesche provenienti dalle istituzioni pubbliche bosniache in cui sono offerti corsi di italiano sono invitati a partecipare, a partire dalle Università di Banja Luka, Sarajevo, Zenica e Mostar, e le scuole superiori ed elementari dove sono attivi corsi di lingua italiana, tra cui quelle nell'Erzegovina Occidentale (itluk) e nell'Erzegovina Orientale (Trebinje, Ljubinje). All'incontro parteciperà anche la sezione bosniaca della Società Dante Alighieri, impegnata nella diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo.
La lingua di lavoro sarà l'italiano e l'Ambasciata si farà carico del trasporto gratuito dei partecipanti diretti a Zenica.
I temi principali dell'incontro saranno "Le nuove tecnologie nell'insegnamento", "L'italiano e la promozione del Turismo in Bosnia Erzegovina", "Lingua e Tecnica: come approcciarsi agli studi tecnici in italiano", "La lingua italiana e le imprese italiane in Bosnia Erzegovina". Alcune tra le oltre 70 imprese italiane che operano in Bosnia ed Erzegovina, Paese in cui danno lavoro direttamente a oltre 10000 persone, e indirettamente a molte di più, sono state invitate a raccontare come la conoscenza della lingua italiana possa agevolare la ricerca di un impiego. L'obiettivo è definire casi di studio per favorire una più stretta connessione tra insegnamento, apprendimento e lavoro.
Il primo incontro di italianistica della Bosnia Erzegovina fornirà un contributo tangibile alla crescita personale dei giovani studenti, alla creazione di lavoro e alla formazione dei professori. L'iniziativa mira, in definitiva, ad aumentare le opportunità per le future generazione bosniache, a creare familiarità con i moderni sistemi di insegnamento adottati nel resto d'Europa, e a promuovere un reale protagonismo nel processo di integrazione europea per cogliere tutti i benefici da esso derivanti. (ANSAmed)
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