(ANSAmed) - MADRID, 11 DIC - Il mondo scientifico è sul piede
di guerra in Spagna contro i presunti esperti di Leonardo Da
Vinci cui la Biblioteca Nazionale di Madrid dedica l'esposizione
'Leonardo da Vinci: los rostros del genio' (Leonardo da Vinci, i
volti del genio), fino al 19 maggio del 2019 al Palazzo de las
Alhajas.
500 storici del Comitato Spagnolo di Storia dell'Arte (CEHA),
sono scesi in campo contro il curatore della mostra, affidata a
Christian Galvez, noto presentatore di quiz tv, del quale
denunciano "l'intrusione professionale", come "pseudo esperto
mondiale sulla figura del genio toscano". In una nota, gli
storici dell'arte contestano a Galvez, autore di romanzi su Da
Vinci, alcuni tradotti in italiano, le "dubbie basi storiche e
documentali" del percorso espositivo. Che propone facsimili di
manoscritti, istallazioni multimediali, realtà aumentata,
riproduzioni di dipinti e infografiche per "accompagnare il
visitatore nel cammino verso un'opera originale che viene
esposta in Spagna per la prima volta nella storia: la Tavola
Lucana", come è detto nella presentazione.
I 500 storici dell'arte ricordano che l'opera, presentata
come originale, è un modestissimo dipinto che nessuno degli
specialisti di Leonardo attribuisce alla sua mano. E contestano
che a curare l'evento sia Christian Galvez che di mestiere fa il
presentatore di 'Pasapalabra', ma viene descritto come "esperto
mondiale sulla figura del genio toscano". I 'veri' esperti, in
polemica rovente, denunciano che "il pessimo compagno di
viaggio" scelto mette in questione il rigoroso lavoro
scientifico della Biblioteca Nazionale, che parallelamente
espone i Codici Madrid I e Madrid II, due manoscritti originali
di Leonardo da Vinci.
In sua difesa, Galvez sostiene che la sua curatela ha il
sostegno di specialisti, come la curatrice della Biblioteca
Nazionale, Elsa Ruiz, cattedratica di Paleografia e grande
esperta dell'opera manoscritta del genio fiorentino,
responsabile della mostra sui Codici. Tuttavia la diretta
interessata lo ha smentito, riferisce oggi El Pais. "Non mi sono
mai associata al signor Galvez, è vero piuttosto il contrario",
afferma Elsa Ruiz. "Dissento dal suo punto di vista da quando
l'ho conosciuto e poi non ho più avuto nessun rapporto con lui",
chiarisce. La cattedratica sostiene di essere arrivata
addirittura a minacciare di abbandonare il progetto espositivo,
per i disaccordi con il presentatore, ma di aver infine optato
per portarlo a compimento.
Per il divulgatore, che da un anno fa parte del 'Leonardo DNA
Project', la polemica non è nuova: "Mi chiamano intruso da
sempre: quando sono stato reporter ero un intruso nel
giornalismo; quando ho scritto il mio primo romanzo sono stato
un intruso nella letteratura; perfino quando non avevo lavoro in
televisione era un intruso come venditore in un negozio di
giocattoli. Rispetto l'opinione di tutti, ma non la condivido",
ha detto. L'autore, che si definisce "comunicatore e
divulgatore, non ricercatore d'arte", ha liquidato le critiche,
a suo dire dovute al fatto che "una figura mediatica faccia
promozione di cultura".
A suo favore c'è da dire che, dall'apertura dell'esposizione,
lo scorso 29 novembre, i visitatori della Biblioteca Nazionale
sono aumentati del 400%, secondo fonti dell'istituzione
culturale. (ANSAmed).
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