L' esposizione "Illuminati", a cura di Giancarlo Carpi, dal 16 maggio al 17 giugno, segna una svolta nel modo di pensare l' allestimento di uno spazio espositivo e di concepire la stessa opera d' arte. "Qui - osserva Carpi - il sistema di illuminazione rivendica una centralità nella percezione dei lavori. Poiché unifica le opere non ne ostacola l'autonomia. È come se il rapporto normale tra l'opera e il sistema illuminante replicasse se stesso in un'altra opera".
"Il primo a credere al mio progetto è stato il grande Pistoletto", spiega Florenti. "Per coinvolgere gli altri li ho incontrati uno a uno mostrando loro il generatore impiegato per illuminare le opere". Un generatore composto da celle di silicio, appunto.
L' idea dell' esposizione nasce nel 2017 quando durante il G7 a Taormina Florenti illuminò a costo zero, con una sua istallazione, un' opera di Giacomo Balla. A pochi metri di distanza era esposto il Ritratto Lucano di Leonardo da Vinci, illuminato con consumo di energia. (ANSAmed).
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