(ANSAmed) - ROMA, 10 LUG - Il teatro come chiave per parlare
al Libano della Sardegna, alla ricerca di miti comuni del
Mediterraneo. Con questo proposito Gianluca Medas e i Figli
d'Arte Medas concludono la serie di performance estere della
pièce teatrale "Mammai Manna". Dopo Tunisia e Russia, il nuovo
spettacolo di danza e cinema scritto e diretto dall'attore,
regista e autore cagliaritano sarà al Teatro Monnot di Beirut,
il prossimo 12 luglio. L'evento è organizzato dall'associazione
Figli d'Arte Medas in collaborazione con il Teatro Monnot di
Beirut e l'associazione del balletto sardo Asmed. "Mammai Manna"
è tratto dall'omonimo romanzo di Gianluca Medas, l'ultimo (Cuec
editore, 247 pagine) dell'infaticabile artista cagliaritano. La
pièce teatrale di 45 minuti si affida al sogno per narrare la
storia della Sardegna, ma anche la nascita del mondo. Lo
spettacolo sviluppa la sua trama tra danze, musiche e video. Un
ibrido tra cinema e teatro, che, con una serie di simbolismi, fa
incontrare e scontrare uomo e donna, va alla ricerca dei miti
primordiali che accomunano le culture del Mediterraneo. Nella
narrazione si usano vari elementi della cultura sarda: tenores,
janas, pastori e contadini. La terra e i miti richiamati dalle
danze di "Mammai Manna", dal video, dalle musiche e dai gesti,
si fanno filo conduttore per unire culture lontane. Oltre che
attraverso lo spettacolo, la Sardegna sarà protagonista in "La
danza delle mani", conversazioni e immagini sulla Sardegna, che
si terrà subito dopo lo spettacolo. Gianluca Medas spiegherà al
pubblico la figura dei Mamuthones, mentre le due artiste -
Rosanna Ferrau e Veronica Usula - racconteranno la loro
esperienza creativa. La Sardegna verrà presentata sotto varie
sfaccettature, la più antica e la più moderna, per dimostrare
come, in quest'isola di simboli, coesistono in uno stesso
immaginario memoria, tradizione e innovazione. L'interscambio
culturale tra Sardegna e Libano è possibile grazie a "Gurdones
de Sonazos", che intende esportare la cultura sarda all'estero.
Il progetto si avvale degli aiuti economici del bando regionale
dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione IdentityLab,
finalizzato a fornire sostegno finanziario alle micro, piccole e
medie imprese operanti nel settore culturale e creativo per
promuovere il loro inserimento nei mercati internazionali
interessati alla lingua e alla cultura della Sardegna.
Un'internazionalizzazione che è resa possibile anche da uno
spettacolo muto, suggestivo ed evocativo, che non ha bisogno di
dialoghi per tradursi in emozione e bellezza. Parlano i corpi
dei danzatori e le immagini del video.(ANSAmed)
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