(ANSAmed) - TUNISI, 22 NOV - Si è conclusa la prima missione
di tre giorni del Parco archeologico del Colosseo con Electa in
Tunisia.
I protocolli di intesa siglati con la città di Cartagine e la
città di El Jem (antica Thysdrus) nell'ambito della mostra
'Carthago. Il mito immortale' (al Colosseo e Foro Romano fino al
20 marzo 2020) e degli accordi con l'Institut National du
Patrimoine de Tunis sono ora del tutto operativi. Lo staff del
PArCo, inviato in Tunisia in attuazione agli accordi
sottoscritti dal Direttore Alfonsina Russo, composto dalle
archeologhe Martina Almonte e Federica Rinaldi, dall'architetto
Stefano Borghini e dal restauratore Alessandro Lugari, ha
avviato le attività di studio, conservazione e valorizzazione
dei due siti iscritti al Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Tra
Tunisi e Cartagine le attività si svolgeranno al Museo Nazionale
del Bardo, sede del drammatico attentato terroristico del 18
marzo 2015: nelle due sale, che ancora conservano i segni della
strage di quel giorno, si concentreranno i lavori di restauro e
valorizzazione di due straordinari mosaici pavimentali,
danneggiati nell'attentato: il mosaico della Casa dei Laberii di
Oudna (Uthina) e il mosaico con i segni dello Zodiaco di Bir
Chana. Durante il cantiere sarà prevista per un gruppo di
restauratori locali una fase di formazione sulle moderne
tecniche di restauro del mosaico antico.
A El Jem, sede del più grande Anfiteatro d'Africa, il
gemellaggio con il Colosseo di Roma sarà l'occasione per una
molteplice serie di azioni. E' infatti in programma un piano di
conservazione e manutenzione programmata del quartiere del Foro
romano della città, basato sulla Carta del rischio attualmente
operativa presso le aree del Foro Romano e del Palatino.
L'anfiteatro, invece, sarà oggetto di una mostra interattiva e
di un allestimento di reperti provenienti sia da Roma che dalla
Tunisia, in grado di raccontare l'urbanistica dell'antica città
di Thysdrus e il ruolo sociale che essa giocò in antico, essendo
dotata di ben due anfiteatri, sede di giochi e spettacoli sul
modello di quelli del Colosseo. Un analogo intervento di
valorizzazione e di "narrazione" sarà riservato al quartiere
delle domus romane e del Museo.
"Tutte le attività sono in programma a partire dalla prossima
primavera 2020 - spiega Alfonsina Russo, Direttore del Parco
archeologico del Colosseo, e gli allestimenti saranno pronti
entro l'estate. In autunno infatti il PArCo ospiterà gli esiti
dei lavori con una esposizione che avrà come focus l'anfiteatro
e la città di El Jem - e conclude - sono molto soddisfatta di
queste collaborazioni che favoriscono lo scambio di culture e
tradizioni e che nello specifico contribuiscono ad accrescere il
valore del patrimonio culturale diffuso nel Mediterraneo.
(ANSAmed).
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