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Una scultura del siciliano Palmizi unisce Italia e Tunisia

Inaugurata a La Manouba opera dell'artista mediterraneo

27 febbraio 2020, 17:50

Redazione ANSA

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La scultura di Palmizi inaugurata nel campus dell 'Università La Manouba a Tunisi - RIPRODUZIONE RISERVATA

La scultura di Palmizi inaugurata nel campus dell 'Università La Manouba a Tunisi -     RIPRODUZIONE RISERVATA
La scultura di Palmizi inaugurata nel campus dell 'Università La Manouba a Tunisi - RIPRODUZIONE RISERVATA

TUNISI - Noto per i progetti "Mare Nostrum - un ponte tra le due sponde" e "I Pilastri della Terra", l'artista siciliano Girolamo Palmizi torna a unire Italia e Tunisia ispirandosi a Didone (o Elissa) per ripercorrere il viaggio di una donna, una regina profuga, costretta a cercare attraverso il Mediterraneo la sua terra promessa, un approdo, un luogo sicuro per sé e i suoi seguaci.

Il progetto di Palmizi prevede la realizzazione di due sculture omaggio a Didone, una destinata a Tyro in Libano e l'altra a Tunisi. L'opera "Elissa, Yammuna, omaggio a Didone, regina di Tiro e fondatrice di Cartagine" ha trovato oggi definitiva dimora nel campus dell'Università La Manouba, in occasione di una cerimonia di inaugurazione, in presenza dell'artista, durante la quale l'ambasciatore d'Italia in Tunisia, Lorenzo Fanara, ha voluto sottolineare quanto le comuni radici mediterranee siano importanti per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli che ne abitano le sponde, anche in un'ottica di abitudine al compromesso e al dialogo.

Fuggita dalla città libanese di Tyro nell'800 A.C., dopo un lungo peregrinare per mare, Didone giunge in Nord Africa e tra le spiagge dell'odierna Tunisia riceve accoglienza, ospitalità, trova le condizioni per restare, fondare Cartagine e lasciare al mondo un grande esempio di civiltà e cultura. È una figura portatrice di dialogo, di pace e di unione fra le diverse rive del Mediterraneo. La scultura, in acciaio, è costituita da 2 elementi alti 2 metri e 35, accostati tra loro in modo da rappresentare un'onda, quella che Didone, di cui la figura è stilizzata nella scultura, ha saputo cavalcare. I caratteri disposti in verticale, di ispirazione punico fenici, traducono la parola libanese "Yammuna" che equivale proprio a "Mare Nostro". La facoltà di Lettere dell'Università de La Manouba è d'altro canto uno spazio aperto al dialogo di culture, lingue e religioni e questo è dimostrato dalla presenza di tantissimi studenti di università straniere. Ospita inoltre la "Cattedra Sicilia per il dialogo di Culture e Civiltà", prima cattedra universitaria al mondo che prevede l'insegnamento della lingua e cultura siciliana.

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