Coco, 38 anni, continuerà a lavorare in parallelo per Charlie Hebdo, con cui collabora dal 2008. "Prendere il testimone da Willem, per giunta a Libération, è un onore che non si rifiuta", afferma Coco in una nota diffusa dal giornale. Passata da Les Inrockuptibles e Arte, la vignettista fa parte dei sopravvissuti dell'attentato perpetrato dai fratelli Kouachi contro la redazione di Charlie Hebdo, il 7 gennaio del 2015. Fu lei ad aprire la porta del giornale, minacciata da un kalashnikov, come ha raccontato nella sua sconvolgente testimonianza durante il processo dello scorso anno. Nell'album 'Dessiner encore', in uscita l'11 marzo, Coco racconta il trauma e i sensi di colpa che sono venuti dopo, il suo lavoro con uno psichiatra. "Oggi - afferma - posso dire che non ci sono altri responsabili se non i terroristi, è evidente, ma dentro di te deplori sempre qualcosa, ci pensi sempre come qualcosa che ti lacera il cuore", ha dichiarato questa mattina ai microfoni di France Inter. Ora la nuova sfida a Libération, dopo il grande Willem, l'olandese ex anarchico maestro del disegno satirico trapiantato in Francia dal 1968, di cui Libération saluta il "genio grafico" e "l'ironia provocatrice".(ANSAmed).
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