"Dall'Italia è stata registrata una straordinaria sensibilità: associazioni e privati cittadini si stanno mobilitando per contribuire a far fronte in modo coordinato ed efficace all'emergenza. Condividiamo l'appello a dare contributi finanziari alle organizzazioni italiane che operano nei centri di accoglienza, e non beni materiali, per i quali sussistono problemi di disinfezione, stoccaggio e distribuzione", spiega l'ambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, Nicola Minasi, che prosegue: "Attraverso contributi a organizzazioni come Caritas Italiana, Croce Rossa Italiana e IPSIA-ACLI, sarà infatti possibile acquistare direttamente in loco il materiale necessario, evitando sprechi e fornendo così sostegno anche all'economia locale, già fragile e messa a dura prova dalla pandemia".
Per il direttore artistico del Regio Sebastian F. Schwarz, "per una soluzione pacifica della drammatica realtà che si sta vivendo nei Balcani, nel cuore dell'Europa, c'è bisogno della generosità di tutti noi: un contributo anche piccolo può fare la differenza nella vita reale dei profughi in Bosnia Erzegovina, persone che noi, come società, vorremmo accogliere un giorno nel nostro teatro, per condividere le sublimi invenzioni che la creatività umana ha prodotto, alcune delle quali vi offriamo con questo concerto".
L'iniziativa promuove i meccanismi per sostenere gli interventi delle tre organizzazioni umanitarie che operano a favore delle popolazioni migranti in Bosnia Erzegovina e lungo la Rotta balcanica, tra i quali le donazioni ai conti correnti bancari messi a disposizione per contribuire a risolvere l'emergenza: IT24C0501803200000013331111 (Caritas Italiana) con causale: "Europa/ Rotta Balcanica" IT93H0200803284000105889169, con causale: "Croce Rossa Italiana - Emergenza Bosnia" IT35S0501803200000011014347 (IPSIA-ACLI) con causale: "Rotta Balcanica". (ANSAmed).
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