(di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBA - Non migliora il panorama del lavoro per i giovani del mondo arabo. Anzi, peggiora. L'ondata di discontento popolare che ha scardinato diversi regimi del Nord Africa e del Medio Oriente (Mena) ha paradossalmente acuito il problema disoccupazione, lo stesso che era stato una delle scintille che aveva innescato la Primavera di ribellioni.
I dati dell'ultimo rapporto dell'Organizzazione internazionale per il lavoro (Oil) rivelano che il tasso di dissoccupazione tra i giovani del Nord Africa e' aumentato di oltre quattro punti punti, passando dal 23.6% al 27,9 nel Nord Africa e in Medio Oriente lievitando dal 21,1% al 26,5%.
Cifre che fanno delle due regioni tra le peggiori al mondo in termini di disoccupazione giovanile, si legge nel rapporto Tendenze Internazionali dell'occupazione che monitora il mercato tra i giovani tra i 15 ed i 24 anni. Il tasso di disoccupazione giovanile globale e' infatti la meta': il 12,7% stima l'Oil. La traduzione sociale dei dati diffusi dall'Oil era gia' in qualche modo stata espressa da un Sondaggio sulle priorita' dei giovani presentato dall'agenzia di consulenza Asda'a Burson-Marsteller all'inizio del mese, condotto in 12 paesi arabi tra il Golfo, il Levante e il Nord Africa. Liberta' e democrazia, vi era emerso, hanno ceduto il passo ad aspirazioni piu' concrete. Forse piu' urgenti: lavoro e casa.
In seguito alla Primavera Araba, commenta il rapporto Oil, la "crescita economica e' rallentata mentre la disoccupazione giovanile e' aumentata drasticamente".
Le gia' precarie economie di alcuni paesi sono state ulteriormente danneggiate dalla sequenza di disordini, scioperi, chiusure temporane o permanenti di esercizi commerciali ed imprese, senza contare l'affossamento del settore turistico, pilastri portanti di alcune economie quali l'Egitto.
Gli analisti economici suggeriscono soluzioni nella direzione di politiche in tandem tra i rispettivi governi e il settore privato per creare quel bacino di opportunita' in grado di assorbire quel quarto di giovani attualmente esclusi dal mercato del lavoro nel mondo arabo. Tuttavia, un ulteriore sondaggio, questa volta della Gallup, rivela che potendo scegliere i giovani disoccupati opterebbe per lavori nel settore pubblico piuttosto che in quello privato.
(ANSAmed).