Nelle lobby degli hotel di lusso è tutto un gran parlare: rappresentanti di gruppi e interessi stranieri vengono per mantenere i contatti. Il loro scopo non è iniziare un business immediatamente: ma essere in prima fila quando le sanzioni verranno tolte o alleggerite". E in tema di sanzioni, il prezzo indiretto pagato finora dall'Italia in termini di export è stato consistente. "Dal 2006 - ha spiegato Feizollahi - si è registrata una perdita di oltre 15 miliardi di euro di esportazioni. Tra il 2014 e il 2016 il volume delle esportazioni italiane in Iran sarà di 3 miliardi; senza sanzioni, sarebbero stati 19 miliardi. Questa è una chiara indicazione di quello che l'Iran è, o meglio potrebbe essere, per l'economia italiana". Sulla stabilità sociale del Paese, l'esperto Ubae ha poi aggiunto: "Dimenticatevi le proteste dell'Onda verde. La gente ha visto quello che è successo in Siria e Iraq, o anche in Egitto, dove dopo un dittatore, ne è arrivato un altro. Gli iraniani comprendono ora che forse la democrazia non è tutto e che probabilmente la sicurezza vale di più". (ANSAmed).
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