(ANSAmed) - ROMA, 23 OTT - "Non abbiamo mai interrotto la
lettere di credito con la Libia. Abbiamo una conoscenza precisa
di tutte le banche libiche e la nostra attività di conferma del
credito è continuata anche nei periodi in cui la crisi
economica, ma soprattutto politica, si è affacciata. Noi
assumiamo il rischio Libia senza alcun problema". Lo ha detto ad
ANSAmed Mario Sabato, direttore generale di Banca Ubae, istituto
che supporta imprese e istituzioni finanziarie nelle loro
attività commerciali in Africa del nord e sub-sahariana, in
Medio Oriente, India, Balcani e in molte delle ex repubbliche
sovietiche.
Oggi a Roma, nel palazzo della Confindustria all'Eur, gli
advisor della banca hanno presentato le loro analisi su 30 Paesi
differenti.
La presenza dell'advisor libico ha confermato le parole di
Sabato, il quale, sempre sulla situazione attuale in Libia, ha
aggiunto: "L'imprenditoria si sta orientando verso pagamenti a
breve periodo non più durate di un anno: però oggettivamente non
vedo alcuna differenza rispetto a prima. Le banche sono
solvibili; tra l'altro, intratteniamo dei conti di queste banche
libiche sui nostri libri, quindi anche i pagamenti sono molto
più semplici: abbiamo la liquidità in casa". Si possono quindi
fare affari con la Libia? "Senz'altro. Il Paese non è ancora
ripartito come dovrebbe, la democrazia è un processo lungo.
Indubbiamente il fatto che gli italiani non siano più presenti
come in passato può essere un problema. Ma non appena la
macchina amministrativa e statale ripartirà, sicuramente
l'Italia avrà un ruolo di primo piano". (ANSAmed)
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