(Di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI - L'Italia rafforza ulteriormente la sua posizione di rilievo al " The Big 5", la fiera edilizia piu' estesa ed importante del Medio Oriente, dove si conferma primo espositore per numero di aziende presenti e per spazi espositivi.
Spazi curati non solo nei contenuti con eccellenza manifatturiere e tecnologiche italiane, ma nella forma, con un design dell'intero padiglione Italia che non e' passato inosservato allo sceicco Maktoum bin Mohammad Al Maktoum, accompagnato dall'ambasciatore d'Italia negli Emirati Arabi Uniti (Eau), Giorgio Starace.
"Siamo passati dalle 200 aziende del 2012 alle quasi 400 di questa edizione, da 4.700 mq di esposizioni agli attuali 6,098," ha dichiarato all'Ansa l'ambasciatore Starace, sottolineando la fiducia nei reciproci mercati e le sempre piu' salde relazioni che intercorrono tra Eau ed Italia.
L'intersambio commerciale 2013 tra i due paesi ha sfiorato il volume dei sette miliardi di euro, documentano i dati dell'ufficio di Dubai dell'agenzia Ice. Gli Emirati rappresentano per l'Italia il primo partner commerciale nell'itera regione Mena (Medio Oriente e Nord Africa), per esportazioni pari a 5,5 miliardi di euro. L'export emiratino ha invece raggiunto il 1,3 miliardi di euro raddoppiando, grazie all'espansione delle esportazioni nel settore del petrolio e del suo indotto, rispetto all'anno precedente.
Gioielleria e macchinari industriali sono il fiore all'occhiello delle esportazioni italiane nella regione tuttavia mentre si stanno affacciando ed affermando anche tecnologie e soluzioni legate al settore delle energie rinnovabili. "La presenza italiana e' destinata a crescere e a rafforzarsi in questo mercato non solo grazie all'export, ma anche grazie alla nascita dei joint-venture e agli investimenti," sottolinea Starace ricordando inoltre la partnership strategica siglata tra Expo milano 2012 ed Expo Dubai 2020.
Al "The Big 5", dove espongono in questi giorni a Dubai oltre 2.700 espositori da 57 paesi, l'Italia mette in vetrina materiali che spaziano dagli arredamenti bagni a quelli luce, dai serramenti e finiture ai marmi, le pietre, le ceramiche offrendo un'ampia gamma di eccellenze italiane legate al settore dell'edilizia, comparto trainante di molte economie del Golfo petrolifero.
I paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno realizzato progetti edilizi per un valore di 66 miliardi di dollari nel 2013, indica uno studio della Venture Middle East, che stima la spesa 2014, ad 85 miliardi di euro.
L'analisi evidenzia che i progetti residenziali occupano il 40% del mercato, seguiti da quelli commerciali (16,5%) e da sanita' e ospitalita', quest'ultima al solo 10%, ma con una crescita del 131 percento.
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