(ANSAmed) - ATENE, 21 APR - Con una pressione crescente sulle
casse dello Stato - le riserve di liquidità iniziano a
scarseggiare - e senza alcuna prospettiva immediata per la
concessione di aiuti dai creditori internazionali, il governo
greco ha firmato ieri un decreto che obbliga tutti gli
enti locali e istituti statali, con l'esclusione dei fondi
pensionistici, a trasferire le loro riserve alla Banca di Grecia
per farne uso.
Come sottolinea oggi la stampa ateniese, l'iniziativa -
adottata sotto forma di decreto presidenziale che non richiede
un voto del Parlamento - indica ormai chiaramente che il governo
sta per restare a secco di contanti. Il provvedimento impone che
tutti gli organi dello Stato, dagli ospedali agli enti locali,
trasferiscano le loro riserve di cassa alla Banca Centrale, ma
precisa che i fondi pensione vengano rigorosamente esentati
dall'obbligo. Le autorità regionali hanno già fatto sapere che
faranno ricorso contro il decreto che ritengono illegittimo.
L'iniziativa dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa
1,2 miliardi di euro - il che significa che il governo sarà
probabilmente in grado di pagare gli stipendi e le pensioni dei
dipendenti pubblici di questo mese - ma l'iniziativa non
risolverà il problema finanziario della Grecia, che si
ripresenterà quando Atene dovrà effettuare ulteriori rimborsi al
Fondo monetario internazionale (Fmi), uno dei suoi tre
creditori. (ANSAmed).
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