Nel 2009, secondo il rapporto, la percentuale di lavoratori a tempo pieno che vivevano in condizioni di povertà assoluta era del 7,6%, mentre nel 2012 era salita al 19,7%. Per i lavoratori a tempo pieno autonomi, nel 2009 la percentuale di coloro che vivevano in povertà era del 23,5%, contro il 37,4% del 2012. La percentuale di coloro che vivevano in povertà assoluta era ancora più elevata per i lavoratori part-time che nel 2009 era al 30,1% e che nel 2012 è salita al 51,7%. Inoltre, il rapporto rileva che il numero degli occupati part-time sta costantemente guadagnando terreno: la loro percentuale è aumentata in modo significativo passando da circa il 6% del 2009 al 10% nel 2014, mentre la percentuale di persone che lavorano part-time involontario è schizzata quasi al 70%.
Nel frattempo, il numero dei disoccupati è quadruplicato, passando da 364mila nel terzo trimestre del 2008 a un milione e 340mila nel primo trimestre del 2014. In totale, nel 2009 il 34,8% dei disoccupati viveva in povertà, mentre nel 2012 erano il 65,5%.(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA