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Grecia: Fmi, non deciderà su salvataggio fino autunno

Proseguono incontri con creditori, ministro ventila tagli pensioni

06 agosto 2015, 13:54

Redazione ANSA

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Un manifestante pro-euro avvolto nella bandiera dell 'Ue davanti al Parlamento di Atene - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un manifestante pro-euro avvolto nella bandiera dell 'Ue davanti al Parlamento di Atene -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Un manifestante pro-euro avvolto nella bandiera dell 'Ue davanti al Parlamento di Atene - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Il Fondo monetario internazionale non deciderà fino all'autunno se partecipare o meno al salvataggio della Grecia. Lo ha detto il direttore per il Nord Europa del Fmi, lo svedese Thomas Ostros, in una intervista al quotidiano Dagens Nyheter secondo quanto riporta Reuters nell'edizione internazionale online.

Ostros ha spiegato che all'interno del Fondo "è forte il sostegno per un coinvolgimento nel nuovo programma di aiuti ma per una decisione ci vorrà tempo" dal momento che i colloqui tra Grecia e i creditori "proseguono in estate e in autunno e dunque il board prenderà una decisione in autunno".

Intanto il governo greco sta preparando una bozza del nuovo accordo di 'bailout' che dovrebbe essere pronta sabato, giorno in cui la presenterà alla Commissione europea allo scopo di avviare i colloqui. Lo riferisce oggi l'edizione online del quotidiano To Vima secondo cui, sebbene vi sia una convergenza su molte questioni, rimangono ancora alcune divergenze sulla ricapitalizzazione delle banche, i crediti inesigibili, la riforma delle pensioni e il nuovo fondo indipendente per le privatizzazioni. Diversi funzionari governativi appaiono fiduciosi nel fatto che un'intesa sarà raggiunta entro martedì 11 agosto e che essa aprirà la strada all'approvazione del nuovo accordo e del nuovo prestito da parte del Parlamento ellenico entro il 18 agosto, mentre gli altri Parlamenti europei lo ratificheranno il 19.

Secondo il giornale, si prevede che l'incontro odierno tra i funzionari del governo greco e i rappresentanti delle istituzioni (Ue, Bce, Fmi più Esm) verterà sui crediti inesigibili, questione sulla quale il ministro dell'Economia Giorgos Stathakis ha presentato una relazione di 300 pagine preparata dall'istituto di ricerche nipponico Nomura. Per quanto riguarda il nuovo fondo indipendente di privatizzazioni, le istituzioni sembrano favorire l'ulteriore sviluppo del fondo già esistente, il Taiped, piuttosto che creare un organismo del tutto nuovo. Circa gli obiettivi di avanzo primario, l'aspettativa è di un avanzo del Pil del 3,5% nel 2018. Per il 2015 le previsioni indicano che ci sarà un disavanzo primario tra lo 0,7% e l'1%. Entrambe le parti sono per lo più d'accordo sulla ricapitalizzazione delle banche e si sta cercando di far sì che la procedura sia compatibile con il quadro europeo in materia di sovvenzioni statali, in particolare per quanto concerne il "prestito ponte" di 10 miliardi di euro da parte dell'Esm. La questione sarà comunque esaminata in modo più approfondito nella riunione di domani.

Il ministro del Lavoro greco Giorgos Katrougalos ha affermato che la riforma del sistema pensionistico si baserà su studi attuariali che saranno condotti ma ha pure lasciato velatamente intendere che sono in arrivo nuovi e pesanti tagli alle pensioni. Lo riferisce il quotidiano Eleftheros Typos secondo cui il ministro ha parlato dei progetti del governo al termine di un incontro con una delegazione del Pame, il sindacato vicino al Partito comunista di Grecia (Kke). Fonti presenti alla riunione hanno detto che Katrougalos si riferiva ai piani dell'esecutivo per l'unificazione della normativa sulle pensioni principali e quelle integrative e per tagli alle pensioni di coloro che ricevono oltre 1.000 euro al mese. Secondo altre fonti citate dallo stesso quotidiano, il ministero del Lavoro ha già elaborato un piano che comprende l'unificazione dei fondi pensionistici e la fusione delle pensioni che se necessario può essere messo in atto già nel 2016. Da parte sua, il quotidiano Kathimerini, scrive che il ministro prevede un nuovo sistema fiscale per i pensionati al fine di garantire che il minimo della pensione sia al di sopra del livello di povertà che è stimato in 432 euro al mese.

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