I dati relativi al periodo da aprile a giugno scorsi mostrano che tra i laureati la disoccupazione e' tra i livelli piu' alti, con una percentuale del 16,3%. La creazione di nuovi posti di lavoro e' rimasta immutata, mentre l'economia continua a soffrire per la carenza di investimenti stranieri e una forte dipendenza dal settore pubblico per la creazione di impieghi.
Un rapporto dell'Organizzazione mondiale del lavoro (Ilo) ha dimostrato che la presenza di migliaia di rifugiati siriani ha fatto aumentare il tasso di disoccupazione nelle comunita' che le ospitano. I profughi sono infatti preferiti ai residenti perche' lavorano con orari piu' lunghi e paghe piu' basse.
Secondo la stessa fonte, la disoccupazione e' cresciuta dal 14,5% al 22,1% nel periodo dal 2011 al 2014 ad Amman e nelle province settentrionali di Irbid e Mafraq. (ANSAmed).
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