Allo stato attuale, però, tutte le possibilità sono aperte, fino a quando l'accordo di salvataggio non sarà stato approvato dai Parlamenti europei. Rimane però sul tavolo anche l'eventualità di chiedere un voto di fiducia al Parlamento, come fatto trapelare da fonti governative. Dal canto loro, i partner europei della Grecia non sembrano entusiasti di questa prospettiva e, secondo fonti di stampa, al recente Eurogruppo avrebbero messo in guardia la delegazione greca contro una tale eventualità. Intanto tutta l'opposizione costituita da Nea Dimokratia (centro-destra), To Potami (Il Fiume, centro) e Pasok (socialista) ha messo in chiaro che non voterà la fiducia al governo Tsipras e ha ribadito di sostenere l'esecutivo solo sul piano di salvataggio nel momento in cui gran parte dei deputati di Syriza ha votato contro.
Comunque, secondo vari osservatori, con molti esponenti di governo che hanno dichiarato di non credere nelle "esorbitanti" richieste contenute nel piano di salvataggio, l'attuazione di nuove misure di austerità appare alquanto problematica. Sia diversi responsabili del governo che vari membri dell'esecutivo respingono la possibilità di formare un nuovo governo con l'attuale Parlamento e preferirebbero invece la "soluzione chiara" di indire nuove elezioni generali. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA