All'incontro sono intervenuti ambasciatori e rappresentanti istituzionali provenienti da 32 Paesi dell'Africa, del Mediterraneo e del Medio Oriente allargato. Tra i presenti l'ambasciatrice della Guinea Equatoriale Cecilia Obono Ndong e l'ambasciatore del Marocco Hassan Abouyoub, il decano per i Paesi africani Mamadou Kamara Dekamo, Paesi main partner di Blue sea land, l'ambasciatore del Congo Brazaville e l'assessore all'Agricoltura Antonello Cracolici in rappresentanza della Regione siciliana. "E' in corso uno spreco di risorse che non sono rinnovabili - ha proseguito l'ambasciatore Alessandro Vattani, presidente del circolo del MAE, in apertura dei lavori - il pesce è tra queste risorse ma anche nell'agricoltura si verificano degli sprechi alimentari. Vi è un eccessivo sfruttamento delle risorse e bisogna cambiare direzione al più presto. Il Distretto è un modello vincente che può essere esportato nel Mediterraneo, nell'africa e nel Medio Oriente allargato. In alcuni Paesi di quest'area il pesce marcisce perché le popolazioni non sono in grado di congelarlo. Il modello di filiera del Distretto della pesca può insegnare a queste popolazioni ad utilizzare al meglio le risorse ittiche e dell'agricoltura". (ANSAmed).
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