(ANSAmed) - RABAT, 14 FEB - Oltre 16 mila domande di
regolarizzazione. È questo il numero di dossier già depositati
per la seconda fase di integrazione dei migranti che si è aperta
il 2 dicembre, in Marocco.
Le cifre rivelate dal ministro della migrazione Anis Birou sono
particolarmente alte se si considera che la campagna, che è
stata lanciata nel 2013, nel primo anno ha raccolto 27.643
richieste.
Voluta dal re, l'operazione risponde a una nuova emergenza:
il Marocco da sempre terra di transito verso l'Europa è
diventata a sua volta primo Eldorado per i migranti
subsahariani. Gli studi più recenti condotti dall'Università di
Rabat descrivono i nuovi sans-papier come giovani, tra i 25 e i
30 anni, con un livello di istruzione superiore e un periodo di
soggiorno in Marocco compreso tra i 2 e gli 8 anni. Lasciano il
paese natale per cercare lavoro e migliorare le loro condizioni
di vita. Senegalesi (20,54%), per lo più, ma anche ivoriani e
camerunesi, preferiscono fermarsi in Marocco, sostengono, per
"legami linguistici, religiosi o culturali" con i loro paesi di
origine.
Il processo di regolarizzazione è articolato in quattro fasi:
gestione dei flussi, inquadramento istituzionale, controllo
giudiziario e infine integrazione. (Ansamed)
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