Lo studio evidenzia come il traffico crocieristico nei porti dell'area ha registrato una crescita sia a livello di numero di passeggeri movimentati (circa 5,1 milioni, +5,5%), sia di toccate nave (oltre 3.700, +10,5%). Lo scorso anno i porti italiani dell'area hanno registrato però un lieve calo, con 2,3 milioni di passeggeri movimentati (-2,5%) e 843 toccate nave (-1,4%), risultati che hanno comunque consentito al Paese di confermarsi al primo posto nella classifica per nazioni davanti a Croazia e Grecia. In testa alla classifica dei porti preferiti dai crocieristi in Adriatico si conferma Venezia che si attira il 31,7% dei turisti totali, davanti a Dubrovnik (Croazia) e Corfù (Grecia). Crescita anche per il traffico di ferry, aliscafi e catamarani, che lo scorso anno ha raggiunto i 17,6 milioni di passeggeri movimentati (+3,5%) e oltre 83.500 toccate nave (+4,6%). In questo comparto del maritime tourism sono i porti croati ad aver ottenuto la performance migliore, seguiti da quelli greci e italiani, questi ultimi con una movimentazione passeggeri di poco più di 2,8 milioni (+1,5%) e 7.100 toccate nave (-15%). Il porto più attivo nel settore dei traghetti è quello di Spalato, davanti allo scalo greco di Igoumenitsa, mentre il primo porto italiano in classifica è quello di Bari, quinto. Per quanto riguarda infine la nautica, da un'indagine effettuata su un campione di 65 marine e 24 società di charter, emerge un quadro positivo per il giro d'affari di tale realtà.
Il 61% dei gestori di charter indicano un aumento per le barche a vela, mentre i 57% di essi parla di un andamento in positivo per l'economia nelle barche a motore.
"L'anno appena concluso - spiega Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo - mostra un quadro complessivamente positivo per un'area, quella Adriatica, che può fare ancora meglio in tutte le componenti del maritime tourism.
Proprio di questo i delegati discuteranno al Forum di Budva nel corso delle tavole rotonde e nei momenti dedicati al business networking. La crocieristica sta cercando nuovi equilibri in attesa della soluzione definitiva su Venezia e nel frattempo beneficia di risultati molto positivi nella sua aria meridionale (Corfù e Kotor su tutti); il ferry sta vivendo una nuova accelerazione anche grazie ai meno onerosi costi di bunker con gli operatori che hanno attivato o stanno pensando di attivare nuovi collegamenti; si rilevano inoltre investimenti in nuove marine e ristrutturazioni di porti esistenti. É dunque uno scenario interessante che potrebbe riservare positive novità nel medio periodo".(ANSAmed).
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