(ANSAmed) - MADRID, 4 OTT - La sfida indipendentista della
Catalogna non frena il progetto del Corridoio Mediterraneo, il
grande asse ferroviario per il trasporto di merci e passeggeri
che collegherà l'intero versante orientale della Spagna fino
alla frontiera francese di Portbou, per la connessione di oltre
20 milioni di persone. In un momento convulso per il Paese e in
piena offensiva separatista, le grandi imprese iberiche si sono
riunite a Madrid per rilanciare il maxi progetto di 1.300 km di
rete ferroviaria elettrificata e operata in Europea Rail Traffic
Management System, che collegherà Algesiras con Madrid,
Saragozza e la Catalogna fino a Portbou, in Francia, con il
resto del continente europeo.
L'iniziativa, che ha per filo conduttore #QuieroCorredor (Voglio
il corridoio), portata avanti con incontri nelle varie regioni
che da anni rivendicano il completamento dell'infrastruttura, è
stata sostenuta da oltre 1500 imprenditori.
Nel dibattito nel corso dell'evento, è stato posto in rilievo
dalla maggior parte degli interventi il deficit ferroviario
della Spagna, soprattutto per il trasporto merci su rotaia,
rispetto ad altri paesi europei. Un gap che il Corridoio
Mediterraneo contribuirebbe a ridurre. Il ministro delle
infrastrutture, Iñigo de la Serna, ha confermato il "pieno
impegno" del governo perché il progetto vada avanti e sia
completato. "E' l'infrastruttura più importante che servirà come
motore della nostra economia nei prossimi decenni, per aumentare
la competitività delle nostre impresa", ha rilevato.
Le regioni spagnole che reclamano l'infrastruttura, in
particolare Andalusia, Murcia, Valencia e Catalogna,
rappresentano il 50% della popolazione spagnola e il 45% del Pil
iberico, oltre ad ospitare il 47% del tessuto produttivo, che
contribuisce per il 46% all'occupazione, per il 51% alle
esportazioni di beni, e per il 63% al traffico merci nei porti.
(ANSAmed)
XDP
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