''Il padiglione degli Emirati - ha detto Al Maktoum - sarà indubbiamente una delle attrazioni più importanti di Expo 2020 e grazie al suo design avveniristico sarà in grado di attirare milioni di visitatori''. Una grande opportunità, ha proseguito, ''per condividere la nostra cultura e i risultati degli Emirati, mettendo in mostra la nostra ambiziosa visione per il futuro''. Progettato dal noto architetto e ingegnere spagnolo e realizzato dalla Arabtec Construction - che ha già costruito opere quali il Louvre di Abu Dhabi e l'espansione dell'Aeroporto Internazionale di Abu Dhabi - il falco in volo simboleggerà la leadership e l'orgoglio del Paese. ''Il padiglione sarà una meraviglia architettonica di cui tutti e sette gli Emirati potranno essere orgogliosi sin da ora, durante Expo 2020 e in futuro, quando diventerà un'icona della nostra nazione'', ha aggiunto Al Maktoum.
Nel corso dell'evento, rende noto il quotidiano Gulf News, è stato firmato anche l'accordo ufficiale per la partecipazione degli Eau all'Expo, firmato dal sultano Ahmad Al Jaber, ministro di Stato e presidente del National Media Council (NMC), e Reem Ebrahim Al Hashemi, ministro di Stato per la cooperazione internazionale e direttore generale dell'Ufficio Expo 2020.
''Il Padiglione mette in mostra la storia degli Emirati Arabi Uniti, che si estende per migliaia di anni, e racconta la storia dei nostri saggi leader, la loro visione e le loro conquiste che hanno trasformato gli Emirati Arabi Uniti in un modello internazionale'', ha detto dal canto suo Al Jaber. ''Allo stesso tempo - ha aggiunto - la struttura introdurrà i visitatori alle aspirazioni ambiziose degli Emirati Arabi per il futuro, fino al 2071''.
Una volta realizzato - entro fine 2019 - il padiglione coprirà un'area di oltre 15.000 metri quadrati e sarà composto da quattro piani. (ANSAmed).
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