L'adesione della Tunisia al progetto aumenterà il contributo della Cina alla realizzazione di progetti di sviluppo in Tunisia, in particolare nei grandi progetti infrastrutturali del piano di sviluppo 2016-2020, e contribuirà alla creazione di equilibrio regionale e l'inclusione delle aree interne nelle dinamiche di sviluppo, ha detto il capo della diplomazia tunisina.
Da parte sua, Yang Yi ha affermato che la determinazione della Cina a continuare a rafforzare la cooperazione e il partenariato con la Tunisia in materia di investimenti, la cooperazione tecnica, lo sviluppo delle infrastrutture, del turismo e della tecnologia. La nuova Via della Seta è un ambizioso progetto attraverso cui Pechino mira a creare solidi rapporti industriali con i vari paesi che saranno coinvolti.
Lanciata dal presidente cinese Xi Jinping nel 2013, l'iniziativa Belt and Road (Obor), poi ribattezzata Belt and Road Initiative, mira a creare una rete di infrastrutture di trasporto, di comunicazione e di scambio che attualmente coinvolge 64 paesi oltre alla Cina (circa 4,5 miliardi di persone), su un'area che si estende fra Asia, Europa e Africa. L'obiettivo di Pechino è completare il tracciato principale entro il 2049. A sostegno del progetto tre istituzioni finanziarie, coordinate dalla Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), una banca multilaterale a cui hanno aderito finora quasi 100 paesi. I progetti ammessi al finanziamento nell'ambito del progetto aprono enormi opportunità di business nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni, dell'energia e in settori collegati. (ANSAmed)
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