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Mediterraneo torna centrale grazie a Suez e investimenti

Studio Srm-Intesa Sanpaolo, crescono anche i porti italiani

08 novembre 2018, 12:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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BRUXELLES - L'ampliamento del Canale di Suez, il crescente ruolo della Cina e l'evoluzione dell'industria navale: questi i tre fattori che hanno rimesso il Mediterraneo al centro delle rotte mondiali. È quanto emerge da un rapporto Intesa Sanpaolo e Srm-Centro studi sul Mezzogiorno presentato a Bruxelles. Il canale di Suez - sottolinea lo studio - ha registrato crescite record, chiudendo il 2017 con 909 milioni di tonnellate transitate e oltre 17 mila navi, con un aumento dell'11% sul 2016.
Determinante anche la tendenza a realizzare navi di dimensioni sempre più grandi, che per essere convenienti dal punto di vista economico necessitano di rotte - come quella del Mediterraneo - con diversi punti dove poter scaricare e caricare le merci. Essenziale infine il ruolo della Cina e della nuova Via della seta, con gli investimenti di Pechino nei porti e terminal del Mediterraneo che hanno toccato i 4,5 miliardi di euro.
In questo scenario, l'Europa mantiene la leadership nel settore marittimo, con gli armatori del continente che controllano il 40% della flotta mercantile mondiale. Crescono i porti italiani, che nel 2017 hanno sorpassato il mezzo miliardo di tonnellate di traffico merci. La componente internazionale degli scambi via mare dell'Italia lo scorso anno è aumentata del 12,4% rispetto al 2016. 

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