Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia a Belgrado Carlo Lo Cascio.
"I rapporti economici e commerciali tra Serbia e Italia sono ottimi. L'Italia dopo la Germania e' il secondo partner economico della Serbia, e se questo trend positivo proseguira', alla fine dell'anno si raggiungera' il valore record di interscambio di quattro miliardi di euro", ha detto l'ambasciatore a margine dell'assemblea generale di Confindustria Serbia, ieri sera a Belgrado. Il valore degli investimenti italiani in Serbia, ha aggiunto lo Cascio, si attesta fra i 2,5 e i 3 miliardi di euro, mentre oltre 400 aziende italiane operanti in Serbia danno lavoro a circa 25 mila persone. Il trend positivo, ha notato l'ambasciatore, riguarda anche gli investimenti dall'Italia, con numerose societa' gia' presenti in Serbia che espandono la loro presenza nel Paese balcanico. "Non passa mese che in Serbia non si apra una nuova fabbrica italiana", ha detto Lo Cascio. Il capo della delegazione Ue a Belgrado Sem Fabrizi ha sottolineato da parte sua gli stretti legami economici e commerciali che legano la Serbia all'Unione europea, alla quale il Paese ex jugoslavo intende aderire. Il 73% degli investimenti diretti in Serbia proviene dalla Ue, e tali investimenti hanno dato lavoro a circa 200 mila persone.
L'interscambio complessivo Serbia-Ue ha raggiunto i 20 miliardi di euro, con il 66% dell'export serbo che e' diretto verso Paesi Ue. Le riforme in Serbia funzionano - ha osservato Fabrizi, che ha citato in particolare la crescita costante del pil, il calo del debito pubblico e la riduzione del tasso di disoccupazione. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA