Confindustria, che partecipa con una delegazione di associazioni ed imprese italiane, punta allo sviluppo di un approccio "ampio e di tipo multilaterale e intende superare la logica della cooperazione bilaterale tra sistemi industriali, in vista del rafforzamento del processo di integrazione economica dell'intera regione". L'evento coinvolge delegazioni delle due sponde del Mediterraneo, con Italia, Francia, Portogallo, Grecia e Malta per l'Unione Europea; e Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia.
Boccia, nel suo intervento, sottolinea "il successo del modello Businessmed: collaborazione tra le associazioni imprenditoriali nella regione", evidenzia "la centralità del Mediterraneo", ed "il ruolo delle Pmi nella cooperazione tra la sponda nord e sud" del Mediterraneo. Passando dagli obbiettivi a primi passi concreti, l'evento da anche ampio spazio agli incontri bilaterali tra le aziende e le associazioni dei diversi paesi.
"Le porte su entrambe le coste rappresentano una porta per uno spazio capace, nella sua totalità, di combinare la potenza manifatturiera con l'abbondanza di risorse energetiche", dice Boccia: "Per raggiungere questo obiettivo e promuovere il co-sviluppo dei nostri Paesi, Confindustria è convinta della necessità di investire in progetti di partnership industriale.
Siamo convinti che dobbiamo perseguire iniziative di partnership industriale, al punto che abbiamo dedicato il nostro evento principale per l'anno 2019, Connext (a Milano a febbraio), un'opportunità senza precedenti per incontrarci, fare rete e discutere".
Il leader degli industriali si è soffermato anche su rapporti e opportunità per le imprese italiane in particolare con l'Algeria: "Vogliamo che l'Algeria diventi il cuore della nostra collaborazione economica intraregionale; una collaborazione tra la sponda nord e sud ma anche guardando all'Africa".
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