Il valore aggiunto delle industrie manifatturiere è diminuito dello 0,1% nel quarto trimestre del 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso a seguito del calo della produzione nei settori tessile-abbigliamento, della pelle e delle calzature, nonché nelle industrie meccaniche ed elettriche. Hanno resistito bene invece le industrie agroalimentari con un valore aggiunto aumentato del 10,7%, a seguito del significativo aumento della produzione di olio d'oliva. Anche il settore dei materiali da costruzione, della ceramica e del vetro ha visto aumentare il suo valore aggiunto, sotto l'effetto dell'aumento della produzione di cemento, a seguito della crescita della domanda estera (aumento del 30% delle esportazioni), secondo i dati dell'Ins.
Eccezionali i risultati del settore minerario aumentato del 44,4% grazie all'aumento registrato nella produzione di fosfato di 1,3 milioni di tonnellate (4,1 milioni di tonnellate nel 2019), contro 0,63 milioni di tonnellate nello stesso periodo nel 2018 e 2,8 milioni di tonnellate durante l'intero anno.
In calo invece il valore aggiunto delle industrie non manifatturiere, diminuito dello 0,3% nel quarto trimestre del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. Un calo derivante in gran parte dalla diminuzione dell'8,1% della produzione di petrolio e gas naturale.(ANSAmed).
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