Il governo di Beirut ha annunciato a marzo il default del Paese ma solo nei giorni scorsi è stato approvato il piano di riforme economiche. Interpellato dai media libanesi, il ministro delle finanze libanese Ghazi Wazni ha confermato nelle ultime ore l'avvio dall'inizio della settimana dei colloqui formali con il Fondo monetario internazionale. E ha definito "costruttivi" gli incontri, svoltisi in videoconferenza per le misure anti-Covid-19.
Da ottobre il Libano è segnato da proteste popolari antigovernative in varie città del paese e da un rapido deterioramento della situazione economica, accentuato dalla crisi del coronavirus: il tasso di inflazione ha superato il 50% e la lira libanese è in caduta libera rispetto al dollaro statunitense. I membri del Gruppo internazionale di sostegno al Libano, un'insieme di paesi formato nel 2013 dall'Onu e di cui fa parte anche l'Italia, hanno espresso una cauta soddisfazione affermando che l'avvio dei colloqui tra Libano e Fmi è un "passo nella giusta direzione".(ANSAmed).
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