I suoi difficili rapporti con i sindacati, in un momento difficile per la compagnia, hanno fatto precipitare la situazione. Il ministro dei Trasporti di Tunisi, Moez Chakchouk, ha spiegato alla radio locale Shems fm, che Hamdi ha violato il dovere di riservatezza facendo trapelare documenti privati sui social network e ha rifiutato di partecipare a una serie di riunioni all'interno del ministero, fattori intollerabili anche dal punto di vista ministeriale.
Chakchouk ha aggiunto "che ci sono questioni scottanti a Tunisair che richiedono lavoro e umiltà, e non conferenze stampa". Chakchouk ha anche commentato le visite fatte da Olfa Hamdi ad alcuni ambasciatori, affermando di aver ricevuto ammonimenti e chiamate all'ordine per farle rispettare gli usi e costumi dello Stato.
Hamdi era stata nominata ad del gruppo il 4 gennaio scorso.
La compagnia di bandiera tunisina sta vivendo una grave crisi finanziaria, accentuata anche dal calo del traffico aereo dovuto alla pandemia. (ANSAmed).
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