Il progetto Mobi-TRE "Hajti bik" ("La migrazione come risorsa: mobilitazione della diaspora tunisina e stabilizzazione delle comunità svantaggiate in Tunisia"), è un programma finanziato dall'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzato dall'OIM in stretta collaborazione con le autorità tunisine a livello nazionale e locale, con la società civile e il settore privato in Italia e in Tunisia. Il suo obiettivo è da una parte promuovere gli investimenti della diaspora tunisina, in particolare quella residente in Italia, in collaborazione con gli imprenditori tunisini al fine di favorire lo sviluppo regionale del paese nord-africano in una prospettiva di cooperazione transnazionale, e dall'altra parte sviluppare le opportunità di lavoro per le popolazioni delle regioni del Nord-Ovest e del Sud-Est della Tunisia.
I tunisini residenti all'estero contribuiscono in maniera significativa all'economia della Tunisia. Attualmente i trasferimenti di fondi da parte loro nel paese di origine rappresentano il 5,3% del Pil nazionale. Per i promotori del progetto Mobi-TRE, si legge nel comunicato, questo contributo andrebbe sempre più orientato al finanziamento di progetti innovativi nelle regioni e nelle comunità marginalizzate del paese, in modo da avere effetti in termini di creazione di posti di lavoro e di ricchezza.
Il Forum di Medenine si concluderà il 26 marzo con una fiera di esposizione dei progetti imprenditoriali della regione da parte dei beneficiari del programma Mobi-TRE, e con vari atelier dedicati alle sfide dell'investimento per i tunisini residenti all'estero e i giovani imprenditori.(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA