(ANSAmed) - Madrid, 16 MAR - Nove piattaforme petrolifere al
largo delle isole di Fuerteventura e Lanzarote, alle Canarie,
saranno installate dalla compagnia petrolifera Repsol per
sondare la presenza di petrolio. Il governo spagnolo ha dato
oggi via libera alle autorizzazioni per il polemico progetto,
avallato nel 2001 all'allora governo presieduto da José Maria
Aznar, osteggiato dal governo regionale delle Canarie e dalle
associazioni ambientaliste. Ne danno notizia fonti governative
citate dall'agenzia Europa Press.
Si tratta di collocare a Lanzarote e Fuerteventura, da nord a
sud, nove piattaforme petrolifere a una distanza compresa fra i
10 e i 48 km dalle spiagge, per verificare la "probabilità
elevata" di giacimenti di petrolio, indicata da sondaggi
realizzati fra il 2001 e il 2003 dalla Repsol a una settantina
di km dalle Canarie, in prossimità della frontiera marittima col
Marocco. Nei giorni scorsi, il ministro di industria, energia e
turismo, José Manuel Soria, aveva anticipato che la Spagna "non
può consentirsi il lusso di prescindere da eventuali fonti
energetiche" e che il governo presieduto da Mariano Rajoy
avrebbe "appoggiato e incoraggiato" i lavori di imprese volti a
ridurre la dipendenza energetica. L'autorizzazione alle
trivellazioni, concessa nel 2001 dall'esecutivo di Aznar, furono
annullate nel 2004 dal Tribunale Supremo per vizio di forma e la
compagnia petrolifera era in attesa di un nuovo via libera
governativo.
Sia il governo delle Canarie, costituito da Coalicion Canaria e
dal Psoe, che i sindaci delle due isole si oppongono in maniera
frontale all'inizio delle esplorazioni, per l'impatto ambientale
che possono avere sull'arcipelago, la cui economia è basata sul
turismo. E schierate contro le piattaforme petrolifere sono le
principali organizzazioni ecologiste, come Oceana, che mette in
guardia sul fatto che le trivellazioni saranno realizzate in
alcune delle aree di "maggiore valore ecologico delle Canarie",
esposte a gravi rischi di eventuali esondazioni di petrolio.
(ANSAmed)
YK8