(Di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI - L'Arabia Saudita comincia a concretizzare la politica di diversificazione energetica delineata nel Piano nazionale per l'energia 2032, e lo fa con un progetto preciso: trasformare Mecca nella prima citta' verde del regno, affidando il soddisfacimento del suo bisogno energetico a fonti rinnovabili. Nella fattispecie, a quella solare.
La monarchia petrolifera, fortemente dipandente da un'economia politica legata al petrolio, conta poco meno di 30 milioni di abitanti, si estende su una superficie circa la meta' di quella europea, ma gode del doppio di esposizione ai raggi solari. Una combinazione che rende il progetto, se pur ambizioso, fattibile ed utile.
Il paese con le piu' estese riserve petrolifere conosciute al mondo e' anche il paese che detiene il primato per il piu' alto tasso di consumo energetico, governa una popolazione che cresce a ritmi sostenuti (oltre il 3% annuo), porta avanti un significativo piano industriale ed e', secondo le piu' recenti valutazioni del Centro per le analisi del monossido di carbonio dell'Onu, il decimo paese per emissioni di anidride carbonica. Demografia, sviluppo e impatto ambientale che si traducono in un aumento della domanda energetica che viaggia ad un tasso di crescita del 7% all'anno. Mecca, la citta' piu' sacra per l'Islam e meta di milioni di pellegrini musulmani all'anno, a gennaio selezionera' gli appaltatori per la realizzazione e la gestione di un impianto che produrra' 385 gigawatts di elettricita', compresi 100 megawatt di energia solare.
Il progetto non e' inedito, ma la scala si': l'Arabia Saudita ha gia' lanciato un altro impianto ad ottobre del 2011 nell'isola di Farsan, attualmente capace di produrre 500KW di energia pulita con la potenzialita' di espansione fino a 6-8 MW.
Il decollo di una industria solare saudita in grado di soddisfare almeno un terzo del fabbisogno energetico entro il 2032 come vuole il Piano, significa investimenti per circa 84 miliardi di euro, ha quantificato la Banca centrale saudita. Nel 2011, indica il rapporto "Global Trends in Renewable Energy Investment 2012", gli investimenti globali hanno toccato i 114 miliardi di euro. Il regno petrolifero, economia piu' forte della regione, non e' tuttavia il pionere delle energie rinnovabili. Il titolo spetta agli Emirati Arabi Uniti, sia per volume di investimenti nello sviluppo e nelle ricerca sia per la realizzazione di Masdar, la prima citta' ecosostenibile ad emissione zero che sta sorgendo alla porte della capitale.
E' a Masdar, che come societa' ha gia' espresso il suo interesse nel partecipare al progetto di diversificazione energetica saudita, che e' stato costruito il piu' grande impianto solare del Medio Oriente. (ANSAmed).