(ANSAmed) - GELA (CALTANISSETTA), 20 LUG - Mellitah, la
località libica dove quattro italiani sono stati rapiti oggi, si
trova a 60 km da Tripoli ed ospita la stazione di compressione
del gas libico, da dove si diparte "Greenstream", il più grande
metanodotto sottomarino in esercizio nel Mediterraneo, sui cui
fondali, per una lunghezza di 520 km, si posa fino a raggiungere
una profondità che supera i 1.100 metri. Il gasdotto, realizzato
nei primi anni del 2000, approda al terminale di Gela, in
Sicilia, sulla spiaggia a est della raffineria che l'Eni ha
chiuso per riconvertirla a centro di produzione di
biocarburanti. Fornisce all'Europa 10 miliardi di metri cubi di
gas all'anno: due miliardi per l'Italia e il resto per gli altri
paesi, in prevalenza la Francia.
Greenstream appartiene a una società mista composta da Eni e
dall'agenzia petrolifera libica National Oil Corporation (Noc)
ed è uno dei due metanodotti che collegano l'Italia al
Nordafrica (l'altro è il gasdotto con l'Algeria). Dopo la caduta
di Gheddafi, gruppi armati, tribù e bande si contendono il
controllo delle fonti energetiche. Dall'inizio del conflitto
libico, per due volte l'Eni ha deciso di fermare il gasdotto e
fare rientrare il proprio personale in Italia.(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA