In particolare per quanto riguarda il progetto Poseidon, "contiamo sulla promozione attiva da parte dei nostri partner italiani per la realizzazione dei progetti su tutta l'infrastruttura necessaria a portare il gas dalla costa russa del Mar Nero all'Italia, sia a livello delle autorità Ue, sia nei rapporti con i paesi terzi attraverso i cui territori passerà il gasdotto", ha affermato Novak.
Il progetto Poseidon è il nuovo gasdotto che collegherà la Grecia all'Italia e fa parte del corridoio gas tra Turchia, Grecia e Italia (ITGI) che permetterà l'importazione in Italia e in Europa di gas naturale proveniente dalle aree del Mar Caspio e del Medio Oriente. Un "progetto promettente", ha osservato Novak, ricordando che "il gasdotto consisterà di due sezioni, una terrestre e una marittima, che passerà per il fondo del mar Ionio; si prevede che la capacità del gasdotto terrestre ammonterà a 9-16 miliardi di metri cubi all'anno mentre la sezione marittima avrà una capacità di 10-12 miliardi di metri cubi all'anno".
Anche nel campo atomico la cooperazione italo-russa "ha un potenziale considerevole", ha proseguito Novak. "L'Italia - ha aggiunto - partecipa attivamente nello smantellamento degli obsoleti sottomarini nucleari e navi a propulsione nucleare russi. Negli ultimi dieci anni sono stati smantellati sei sottomarini nucleari messi fuori servizio dalla marina militare russa. Attualmente è in fase di realizzazione il contratto - firmato nell'autunno del 2015 per un valore di 3,2 milioni di euro - per smaltire il carburante nucleare dai reattori dell'incrociatore nucleare pesante lanciamissili 'Admiral Ushakov'". (ANSAmed).
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