La stazione di Gedda, gestita dalla compagnia Naft e realizzata in collaborazione con una società italiana di energia solare, rientra pienamente nella Visione 2030 lanciata dalle autorità saudite, come ha ricordato il direttore generale, Mamdouh Alrukhimi. "Il Regno - ha aggiunto - è il luogo ideale per progetti di energia solare che avrebbero ricadute positive sia per le famiglie che le imprese". Relativamente giovane, il settore delle energie rinnovabili resta ancora poco competitivo in Arabia Saudita. Entro il 2030, si prevede che il consumo energetico nazionale triplicherà. Per questo motivo, le autorità del Regno hanno previsto entro il 2023 una produzione aggiuntiva di 9,5 gigawatt da fonti rinnovabili. (ANSAmed).
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