(di Chiara Spegni) (ANSAmed) - BRUXELLES - Da settembre 2012 la Giordania assumera' la co-presidenza dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) per la sponda Sud e si avvia una nuova fase per la collaborazione fra i 43 paesi della regione. A dare la notizia e' il segretariato dell'UpM sul suo sito web, dopo la decisione presa all'unanimita' nella riunione di alti funzionari tenuta ieri a Barcellona.
''Durante la riunione - afferma il segretariato dell'UpM - e' stato fatto un grande annuncio: la Giordania ha espresso la sua volonta' di assumere la co-presidenza per la sponda Sud dell'Unione per il Mediterraneo''. Un annuncio ''che e' stato accolto con favore all'unanimita' da tutti i rappresentanti'' dei 43 paesi della regione. Con la luce verde ottenuta ieri, la Giordania sara' quindi da settembre alla guida della copresidenza dell'UpM insieme all'Ue, in occasione della prossima riunione di alti funzionari, prevista a Bruxelles.
Il 2012 segna quindi la partenza del nuovo assetto dell'UpM con il cambio della guardia agli incarichi nelle posizioni chiave: il marocchino Fathallah Sijilmassi da marzo al posto dell'attuale viceministro marocchino agli Esteri, Youssef Amrani, piu' le nuove co-presidenze di Ue e Giordania al posto di Francia ed Egitto. Sempre nel 2012 un altro passaggio del testimone e' avvenuto nell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo, che ora vede alla guida il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. ''Con la co-presidenza Ue-Giordania - sottolinea il segretariato di Barcellona - l'UpM entra in una nuova fase della sua evoluzione, che consentira' di fornire il necessario valore aggiunto ad una cooperazione regionale rafforzata nel Mediterraneo''. Alla riunione degli alti funzionari dei 43 paesi ha partecipato anche il vicepresidente della Bei, Philippe De Fontaine Vive, che ha confermato la volonta' di fornire 500 milioni di euro per sostenere i progetti piu' maturi dell'UpM.
Durante l'incontro il segretariato ha presentato tre nuovi progetti: ''Capacita' per il successo: competenze per il lavoro delle donne''; la creazione di un'Universita' Euro-mediterranea a Fez, in Marocco; ''superamento delle sfide di governance per la mobilitazione del settore idrico del Mediterraneo''.
(ANSAmed).