(ANSAmed) - ROMA, 20 DIC - "Lo sviluppo economico può
scoraggiare il radicalismo religioso?". E' questo il tema
discusso ieri a Firenze nel corso della conferenza
interreligiosa organizzata per rilanciare la Rete Italiana per
il Dialogo Euro-Mediterraneo (Ride)-Anna Lindh Foundation, cui
hanno preso parte fra gli altri, Enrico Granara (Maeci), Rav
Joseph Levi (Comunità Ebraica Firenze), Hamdan Alzeqri (Ucoii),
Sandra Rodriguez (Centro Internazionale La Pira), Mario
Primicerio (Fondazione La Pira), Valeria Termini (Medreg), Marco
Ricceri (Eurispes), Yitzhak Reiter (Jerusalem Institute for
Israel Studies).
E' soprattutto sulla dimensione umana, culturale, educativa,
e sostenibile dello sviluppo economico - hanno sottolineato i
relatori - che bisogna insistere, per dare ascolto "alle
richieste delle popolazioni provenienti dal bacino meridionale e
orientale del Mediterraneo, rappresentate in maggioranza da
giovani che oggi comunicano e si informano attraverso internet e
i social network "evitando il rischio di paternalismo, percepito
come imposto dall'esterno e neocoloniale".
Nel corso della conferenza, si legge in una nota, il
direttore della Ride e presidente dell'associazione Prospettive
Mediterranee, Enrico Molinaro, ha lanciato poi l'iniziativa
"Florence 4 Med" con cui Firenze viene eletta a "Centro di
elaborazione, ricerca, dialogo, proposta e incontro tra diverse
identità collettive". (ANSAmed).
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