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Migranti: Ferry for Freedom, un viaggio per sensibilizzare

"La Terre pour tous" organizza traversata simbolica

04 settembre 2015, 10:00

Redazione ANSA

ANSACheck
(ANSAmed) - TUNISI, 04 SET - Una traversata simbolica dal porto di Hammamet fino a quello di Biserta: giovani tunisini, famiglie di migranti dispersi in mare, giornalisti ed attivisti, insieme per ricordare gli scomparsi in mare nel tentativo di raggiungere le coste europee e sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle politiche migratorie restrittive e di sicurezza adottate dai paesi europei e sostenute dal governo tunisino. Questi gli scopi dichiarati dell'evento ''Ferry For Freedom'' organizzato dall'associazione tunisina ''La Terre pour tous'' per il 6 settembre, giornata in cui si commemora il naufragio e la scomparsa di 79 cittadini tunisini nei pressi dell'Isola di Lampione, nella stessa data del 2012. La manifestazione, secondo gli organizzatori, vuole anche offrire ai giovani dei quartieri sfavoriti, potenzialmente interessati dal fenomeno migratorio, una chance per scambiarsi opinioni e ottenere visibilità affinche' possano esprimere la loro frustrazione rispetto ad un sistema che non consente loro una reale mobilità anche dal punto di vista della legalità.

(ANSAmed) .

Publics cibles et objectifs Cette action vise les jeunes Tunisiens, et plus particulièrement les jeunes de quartiers populaires, marginalisés par le système migratoire. Cette manifestation permettra d'ouvrir, avec eux, un dialogue autour des risques de la traversée. Cela leur permet également d'exprimer leur revendication vis-à-vis des politiques migratoires européennes.

Cet évènement cible les familles de disparus afin de leur permettre d'exprimer leur souffrance et de commémorer la disparition de leur enfant. L'action leur permet de vocaliser leurs revendications.

Le projet a également vocation à sensibiliser les journalistes aux enjeux liées à la question des disparus en mer et aux enjeux des migrations dans le bassin méditerranéen.

Par son action de plaidoyer, le projet cible les gouvernements tunisiens et italiens afin qu'ils assument leur responsabilité et crée une commission d'enqute efficace et effective afin de faire la lumière sur le sort des harraga disparus.

Les gouvernements des deux rives du bassin méditerranéen afin de protester contre les politiques migratoires qui en fait d'un espace d'échange et de circulation, un espace de restriction.

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